Si trovano in questo regime coloro che al 31/12/1995 hanno accreditato almeno un contributo. Nel regime retributivo per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario raggiungere il requisito di età e di contribuzione.
Con la riforma Fornero il requisito anagrafico di 65 anni vigente fino al 31/12/2011 viene elevato a 66 dal 1° gennaio 2012, inglobando così l'attesa ulteriore di un anno per la decorrenza della pensione, prevista fino al 2011 e abolita con questa nuova disciplina. Questa modifica è stata applicata immediatamente a tutti coloro che alla data del 31/12/2011 dovevano far valere 65 anni di età.
Per tutti coloro che invece, potevano far valere un requisito di età inferiore, la legge ha previsto un periodo transitorio di crescita del requisito fino al raggiungimento dei 66 anni nel 2018. Si tratta delle lavoratrici dipendenti del settore privato e delle lavoratrici autonome. Per le prime l'età anagrafica è stata fissata a 62 anni nel 2012 e incrementata di 18 mesi ogni due anni fino al 2018.
Per le lavoratrici autonome, fra le quali vanno considerate anche le lavoratrici iscritte alla gestione separata, l'età anagrafica è stata fissata a 63 anni e 6 mesi nel 2012 e viene incrementata di un anno nel 2014, di un ulteriore anno nel 2016 e di 6 mesi nel 2018.
Dal 2013 il requisito anagrafico è incrementato degli adeguamenti alla speranza di vita, come previsto dalla normativa previgente. Il primo scattato nel 2013 è stato di tre mesi; il secondo è scattato nel 2016 ed è stato di 4 mesi. Il terzo, che scatterà nel 2019, sarà di 5 mesi. I successivi adeguamenti saranno quindi a cadenza biennale.
* Gli incrementi previsti per il 2021 sono stimati. Dovranno essere confermati dall'ISTAT.
Il requisito contributivo è fissato a 20 anni per tutti i lavoratori autonomi e dipendenti sia del settore privato che pubblico, senza eccezioni.