Si trovano in questo regime coloro che al 31/12/1995 non hanno accreditato nessun contributo. Nel regime contributivo per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario raggiungere il requisito di età, di contribuzione e di importo.
Con la riforma Fornero il requisito anagrafico di 65 anni vigente fino al 31/12/2011 viene elevato a 66 dal 1° gennaio 2012, inglobando così l'attesa ulteriore di un anno per la decorrenza della pensione, prevista fino al 2011 e abolita con questa nuova disciplina.
Dal 2013 il requisito anagrafico è incrementato degli adeguamenti alla speranza di vita, come previsto dalla normativa previgente. Il primo scattato nel 2013 è stato di tre mesi; il secondo è scattato nel 2016 ed è stato di 4 mesi. Il terzo, scattato nel 2019, è di 5 mesi e durerà fino al 2022. I successivi adeguamenti avranno cadenza biennale.
Anno | Età tutti i settori |
---|---|
2018 | 66 anni e 7 mesi |
2019-2022 | 67 anni |
Il requisito contributivo è elevato a 20 anni, per tutti i lavoratori sia del settore privato che del settore pubblico. A 71 anni di età, più la speranza di vita, il requisito si riduce a 5 anni.
Dopo la riforma Fornero l'importo minimo della pensione calcolata con il sistema contributivo è passato da 1,2 a 1,5 volte l'assegno sociale vigente alla data di decorrenza della pensione.
Si prescinde dal requisito d'importo una volta raggiunta l'età di 71 anni (fino al 2022), anch'essa soggetta all'incremento per speranza di vita.
Nel 2021 l'importo soglia è pari a 690,42 (460,28 X 1,5) con un età massima di 71 anni.
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