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Contratti non richiesti

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Scoprite di essere titolari di un contratto per la fornitura di un bene o di un servizio di cui non conoscevate nel modo più assoluto l’esistenza. Cosa è successo?


Scoprite di essere titolari di un contratto per la fornitura di un bene o di un servizio di cui non conoscevate nel modo più assoluto l’esistenza. Cosa è successo? Vi hanno probabilmente tratto in inganno per mezzo di un non insolito tranello. Un agente di vendita vi contatta telefonicamente o vi avvicina di persona presso la vostra abitazione o in un centro commerciale e vi spinge, in modo scorretto e illecito, ad attivare inconsapevolmente un contratto.

Cosa fare

Entro trenta giorni dalla data di scadenza della prima bolletta o della rata di pagamento è possibile inviare un reclamo per contratto non richiesto al fornitore. A tale reclamo deve essere allegata la copia della documentazione, nella quale si prende visione della data in cui l’utente è venuto a conoscenza del contratto non richiesto.

Attenzione!

Dal momento in cui si inoltra il reclamo per il contratto non richiesto, i termini per il pagamento delle bollette o delle rate sono sospesi. Pertanto il fornitore non potrà né interrompere la fornitura del servizio né addebitare all’utente costi ulteriori per morosità. Il fornitore, ricevuto il reclamo, ha quaranta giorni di tempo per rispondere.

I contratti non richiesti di luce e gas

  1. Se il fornitore accetta il reclamo per il contratto non richiesto dovrà avviare la procedura di “ripristino”: stornare le bollette già emesse e inviare nuove bollette al prezzo stabilito dall’Autorità per il mercato tutelato. Contestualmente dovrà inviare al precedente fornitore i dati del cliente affinché vengano ristabilite le condizioni economiche;
  2. se il fornitore non accetta il reclamo deve inviare la documentazione relativa al reclamo allo Sportello del consumatore (presso Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente). Lo Sportello esaminerà la documentazione per verificare se il rigetto è giustificato o se, viceversa, deve essere attivata la procedura di ripristino che consente all’utente di ritornare a essere fornito in base al contratto precedente.

Questo articolo è realizzato da:

Sindacato Pensionati Italiani CGIL

Questo articolo è realizzato con il contributo di:

LiberEtà Federconsumatori

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