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Il nostro corpo è formato per il 55-60% di acqua. I diversi organi ne contengono in proporzione assai variabile: dal 2,7% del dente al 90% del cervello, passando per il 44% dello scheletro e il 75% del cuore e dei muscoli.
Tutte le reazioni chimiche che accompagnano e rendono possibili i processi vitali nel nostro organismo avvengono in presenza di acqua. L’acqua è quindi, prima e più di altri, un elemento indispensabile alla vita.
L’acqua permette all’apparato digerente di assimilare le sostanze nutritive e di espellere le scorie, assicura la giusta densità al sangue, consente ai reni di poter svolgere il loro indispensabile compito di depurazione organica, mantiene costante la temperatura corporea attorno ai 36-37 gradi. L’acqua, in definitiva, permette a ogni cellula e all’intero organismo di lavorare e quindi di vivere.
Quanto bere è l’eterna domanda. Normalmente è lo stimolo della sete l’indice più affidabile e preciso del nostro fabbisogno d’acqua. Attenzione però! Nelle persone anziane il senso della sete si attenua e la voglia di bere tende a passare in secondo piano, mentre le esigenze di idratazione rimangono costanti.
In linea di massima (prescindendo da condizioni fisiche e ambientali estreme, nelle quali i fabbisogni possono variare moltissimo) dobbiamo introdurre giornalmente nell’organismo circa due-tre litri di acqua. Calcolando che più della metà del fabbisogno viene di solito soddisfatto dall’acqua contenuta negli alimenti consumati nella giornata (frutta, verdure, minestre, latte, yogurt...), occorrerà bere ancora circa 5-6 bicchieri di liquidi (la semplice acqua, ma anche infusi graditi).
I momenti migliori per bere un bel bicchiere d’acqua oppure una tisana sono al risveglio mattutino oppure la sera, immediatamente prima del riposo notturno. Al mattino l’acqua viene assorbita dall’intestino vuoto e attiva immediatamente la funzione renale. La sera, al contrario, l’acqua viene maggiormente trattenuta nell’apparato digerente. In questo modo, rendendo le feci più morbide e voluminose, un bel bicchiere d’acqua può facilitare notevolmente la defecazione.
La temperatura dell’acqua (e delle bevande in genere) non si dovrebbe discostare eccessivamente dalla temperatura corporea o da quella dell’ambiente circostante.
Le bevande fredde o addirittura gelate non solo non soddisfano la sete (rimangono infatti più a lungo all’interno dello stomaco per riscaldarsi convenientemente prima di poter essere assorbite), ma possono anche essere causa di pericolose congestioni digestive.