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Il limone ha una lunghissima storia come frutto pregiato e indispensabile, soprattutto per le popolazioni mediterranee. Tuttavia, un deciso impulso al suo impiego terapeutico fu dato all’inizio dell’Ottocento, in seguito alla scoperta che il succo di questo agrume risultava utilissimo nella cura e nella prevenzione dello scorbuto, una grave malattia (si manifesta con emorragie e ulcerazioni della cute, delle mucose e degli organi interni) provocata dalla mancanza nella dieta di vegetali freschi, ricchi di vitamina C.
Il limone possiede inoltre numerose altre proprietà benefiche: è battericida e antisettico, antireumatico e antiurico, diuretico e dimagrante, antiemorragico, antidiarroico e antisclerotico, ipotensivo e protettore delle funzioni del fegato. Il succo di limone si rivela prezioso in tutte le infezioni (respiratorie, urinarie, vaginali), in tutte le patologie che colpiscono le articolazioni (come, ad esempio, le artriti, le artrosi e la gotta), nelle ritenzioni idriche, nel sovrappeso e nell’obesità, nella fragilità capillare e nella tendenza alle emorragie, nel diabete e nell’arteriosclerosi, nell’ipertensione arteriosa, nelle manifestazioni cutanee come gli eczemi, l’acne e la seborrea.
Trarranno benefici dal suo consumo regolare soprattutto le persone corpulente, con il colesterolo sanguigno elevato, con una certa tendenza alla rigidità dei vasi sanguigni e delle articolazioni. Insomma, proprio coloro che la medicina moderna definisce a rischio per patologie cardiovascolari e metaboliche.
Utilizzate il succo di limone per condire verdure crude e cotte (migliora, tra l’altro, l’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti vegetali), aggiunto alle tisane, nell’acqua tiepida da bere al mattino a digiuno, nella caraffa d’acqua presente in tavola a pranzo e a cena.
Come ogni alimento che si rispetti, anche il limone, se consumato abbondantemente (ad esempio, il succo di due o tre limoni al giorno), presenta alcune controindicazioni. Non dovrebbe esagerare con il limone chi è di corporatura esile, si affatica rapidamente e tende a perdere peso con troppa facilità. Meglio, per questi soggetti, la frutta più dolce. Cioè, in relazione alla stagione, pesche, meloni, fichi, uva, mele, pere.
Scoprite in questa ricetta il notevole potere dolcificante di alimenti naturali come il succo di mela e l'uvetta che vi consentono di realizzare dolcetti gustosi senza l'impiego di zucchero.
Ingredienti |
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1 vaschetta di fragole, 4 cucchiai di uvetta, un pizzico di sale, un limone (succo e scorza), mezzo litro di succo di mela limpido, mezzo cucchiaino scarso di agar agar in polvere |
Preparazione |
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Lavate il limone, grattugiate leggermente la scorza quindi spremetene il succo. Lavate, tagliate le fragole e maceratele nel succo di limone per dieci minuti. Nel frattempo mettete sul fuoco il succo di mela con l’agar agar, l’uvetta risciacquata e il sale. Fate sobbollire per cinque minuti sempre mescolando. Aggiungete la scorza del limone e mescolate ancora per un paio di minuti. Distribuite le fragole in coppette individuali e copritele con il succo di mela. Mettete in frigo e servitele fresche come dessert o merenda. |