Tempo di lettura min.
Il basilico è una pianticella di origine africana e asiatica (in Cina l’uso medicinale del basilico è documentato da tremila anni) che si è perfettamente acclimatata nella regione mediterranea e particolarmente nelle coste liguri e provenzali.
Il basilico non ha solo le ben conosciute qualità gastronomiche. Possiede anche interessanti proprietà terapeutiche. È ottimo per rimediare agli spasmi dello stomaco e dell’intestino e per migliorare le digestioni difficili. L’aggiunta di basilico ai piatti ne migliora l’appetibilità e la digeribilità. Il basilico è inoltre un leggero sedativo utile nei casi di insonnia (specialmente se provocata da stress) e nel mal di testa (soprattutto se associato a una cattiva digestione).
Il basilico è anche una fonte di sostanze antiossidanti in grado di contrastare i danni cellulari provocati dai radicali liberi. Il principale antiossidante presente nelle foglie di basilico è l’acido rosmarinico (si trova anche in rosmarino, salvia, menta, timo, melissa), che agirebbe insieme alla vitamina E e ad altre sostanze antiossidanti. Gli antiossidanti possono svolgere un ruolo preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari impedendo, tra l’altro, l’ossidazione del colesterolo del sangue. Questa alterazione aumenta la tendenza del colesterolo ad aderire alle pareti delle arterie e a formare trombi che le ostruiscono.
Con il basilico è possibile preparare un infuso digestivo: mettete cinque foglie fresche in una tazza d’acqua bollente, filtrate dopo dieci minuti e bevete senza dolcificare. Lo stesso infuso era un tempo impiegato come colluttorio per contrastare le infiammazioni della bocca e per la detersione di ferite superficiali.
L’aroma e le proprietà del basilico sono al massimo nelle foglie fresche, appena colte. Quando sono seccate o conservate nel congelatore la loro fragranza è nettamente ridotta. D’altra parte avere a disposizione le foglie fresche per molti mesi all’anno non è un problema. Il basilico è una pianta rustica che si fa coltivare (anche in un vaso sul davanzale della finestra in cucina) perfino da chi pensa di non avere il classico “pollice verde”.