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Circa l’11% della popolazione europea dorme male e non riposa adeguatamente. L’insonnia, se non è occasionale, è una condizione piuttosto disturbante. Chi dorme male, infatti, si alza con difficoltà, è spesso ansioso o tendenzialmente depresso, irritabile, lamenta un’eccessiva stanchezza fisica e mentale e si rivolge al medico curante con frequenza doppia rispetto alla media.
Molti sono i fattori in gioco. Tuttavia, le abitudini alimentari sono spesso quelle più facilmente modificabili. La digestione e l’assimilazione del cibo, se eccessivamente laboriosi, non sono quasi mai compatibili con un buon riposo. Senza contare che alcuni alimenti (caffè, alcol) hanno proprietà che possono, in alcuni soggetti, disturbare un buon riposo.
Alcuni suggerimenti possono aiutare chi desidera una notte tranquilla e un riposo soddisfacente.
La cena dovrebbe essere il pasto meno abbondante della giornata, soprattutto dopo una certa età (ricordate il proverbio: colazione da re, pranzo da principe, cena da povero).
Non mangiate di sera alimenti troppo salati come formaggi molto stagionati, salumi, patatine, noccioline tostate e salate. L’eccesso di sale favorisce il reflusso gastroesofageo, una delle cause di spiacevoli e frequenti risvegli notturni, provocati dalla risalita di succhi acidi nell’esofago. Un pasto troppo salato, inoltre, costringe a interrompere il sonno per bere qualche sorso d’acqua.
Evitate di consumare cibi che contengono grassi animali cotti a lungo, fritti, oppure molto speziati. Sono di digestione lunga e difficile e potrebbero favorire il reflusso gastroesofageo.
Molti hanno l’abitudine, prima di coricarsi, di bere un bicchiere di latte, spesso accompagnandolo con un pezzo di pane o qualche biscotto. In effetti, il latte è tra gli alimenti più ricchi di triptofano, un aminoacido utilizzato dal cervello per produrre la serotonina, un vero e proprio ormone che garantisce una certa serenità e tranquillità d’animo e quindi un sonno migliore. Anche gli alimenti che contengono carboidrati (come il pane, la pasta, i biscotti, il riso, la polenta) concorrono a rendere più agevole il raggiungimento di un sonno ristoratore perché facilitano la produzione della preziosa serotonina. Bene dunque, a cena, consumare una minestra di verdure con fiocchi di orzo oppure un po’ di semolino.
Con alcune erbe potete preparare facilmente una bevanda che favorisca la calma e la tranquillità necessarie per un sonno soddisfacente.
Ingredienti |
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Scegliete tra le seguenti piante, tutte utilizzabili senza preoccupazioni anche in ambito domestico. Biancospino: indicato soprattutto per chi ha la pressione elevata e soffre di ansia e di palpitazioni cardiache. Tiglio: pianta spiccatamente ansiolitica. Melissa: quando l’ansia e l’irrequietezza producono non solo insonnia, ma anche disturbi digestivi. Camomilla: riduce l’irritabilità del sistema nervoso e disinfiamma l’intestino. Luppolo: induce il sonno e migliora la digestione. |
Preparazione |
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La tisana si prepara versando acqua bollente sulle piante (fresche o secche). Proprio come il tè. Si copre il recipiente dell’infusione e si attende una decina di minuti prima di filtrare. La tisana è pronta da bere. Potete eventualmente dolcificare con un cucchiaino di miele. La dose per realizzare una buona tisana è la seguente: un cucchiaino da tè colmo di pianta secca per tazza d’acqua bollente. Se impiegate piante fresche, la dose va almeno raddoppiata per compensare la più abbondante presenza di acqua nel vegetale fresco rispetto al prodotto secco. |