Sanità

Buoni servizio: cosa sono

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Alcuni Comuni o altri enti pubblici usano impropriamente il termine “voucher” per indicare i “buoni servizio”: ci sono delle differenze e qui le spieghiamo bene.


Cos'è

Il Buono Servizio, nella prassi corrente, è un titolo economico per l’acquisto di servizi sociosanitari/socio assistenziali esclusivamente da un elenco di soggetti erogatori, accreditati presso le pubbliche amministrazioni, che devono garantire determinati standard di qualità.

Si differenzia dal Voucher, che può essere usato per acquistare liberamente servizi sociosanitari/socio assistenziali presso tutti i soggetti pubblici e privati presenti nel territorio.

Per fare un esempio: il buono servizio può essere speso esclusivamente presso determinati soggetti (imprese, società cooperative, organismi del terzo settore, soggetti pubblici) regolarmente accreditati presso la Regione, l’ASL e/o il Comune. Il voucher può essere invece speso anche per pagare direttamente la badante, la collaboratrice familiare, l’infermiere o per servizi offerti da qualunque impresa che svolge attività sociosanitarie, profit e non profit, di propria scelta.

Chi lo eroga

Le Pubbliche amministrazioni: Aziende sanitarie, Comuni, Distretti/Ambiti, che lo abbiano espressamente previsto nella programmazione dei propri servizi.

Come ottenerlo

Informandosi presso le amministrazioni pubbliche tramite i Punti unici di accesso, gli uffici di segretariato sociale, gli uffici sociali in generale.
Se hai bisogno di aiuto per richiederlo vieni nella sede Spi Cgil più vicina a casa tua.

Attenzione!

Spesso alcuni Comuni e/o altri enti pubblici usano impropriamente il termine “voucher” per indicare i “buoni servizio”.

Questo articolo è realizzato da:

Sindacato Pensionati Italiani CGIL

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