Tempo di lettura min.
Il medico di base non fornisce un servizio di emergenza e, pertanto, non è tenuto ad essere sempre reperibile. Occorre, quindi, essere informati sui suoi orari di studio e di visita domiciliare, tenendo presente che per le emergenze esiste il servizio di pronto soccorso e, al di fuori degli orari di assistenza del medico di base, ci si può rivolgere alla “guardia medica” (ora “servizio di continuità assistenziale”).
In tale arco di tempo, il medico deve garantire l’apertura dell’ambulatorio per almeno 5 giorni alla settimana (ma non è fissato un orario minimo: il medico deve solo comunicare il proprio orario all’ASL ed esporlo all’ingresso dell’ambulatorio).
Il medico deve effettuare in giornata le visite domiciliari richieste entro le ore 10.00. Quelle richieste oltre le ore 10.00 possono essere rinviate alla mattina successiva, entro le ore 12.00. Tuttavia, le visite domiciliari non rappresentano, per il medico di base, un obbligo assoluto: egli può valutare discrezionalmente, caso per caso, l’opportunità o meno di effettuare la visita domiciliare, assumendosi, naturalmente, la responsabilità professionale di tale scelta e delle sue eventuali conseguenze.
In caso di malattie croniche che non consentono all’assistito di raggiungere l’ambulatorio, si può chiedere di essere ammessi al servizio di ADP.
La richiesta di ammissione al servizio deve essere rivolta al medico, che compilerà e inoltrerà la domanda all’ASL, alla quale spetta la decisione. In caso di accoglimento della domanda, il medico visiterà a domicilio l’assistito con frequenza predeterminata.
Scegliere bene il proprio medico di base è molto importante, qui tutto quello che c'è da sapere.
È un’articolazione territoriale dell’Azienda sanitaria locale. Cosa fa? Te lo spieghiamo qui.
Alle forme tradizionali di prenotazione delle visite mediche si è aggiunta quella online.
Cosa sono, chi può accedervi, chi le eroga, quali sono i servizi e come fare per accedervi. Qui spieghiamo tutto bene.