Tasse e tariffe

Pignoramento del Conto corrente: cosa fare

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Nella eventualità in cui si dovessae ricevere la notifica del pignoramento del conto corrente ci sono alcune cose che si possono fare per impedirlo. Leggi qui.


Dal 1° luglio 2017, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di pignorare il conto corrente — in modo diretto e senza l’obbligo di richiedere l’autorizzazione al giudice — del debitore che riceve una cartella esattoriale e non effettua il pagamento.

Limiti al pignoramento

  1. ƒƒSe sul conto corrente sono versati esclusivamente redditi da lavoro dipendente o da pensione, le somme accreditate fino all’atto di notifica del pignoramento possono essere pignorate esclusivamente per la parte che eccede il triplo dell’assegno sociale (1.359 euro mensili nel 2018).ƒƒ
  2. Quando l’accredito ha luogo alla data del pignoramento o successivamente, le predette somme possono essere pignorate nella misura massima di un quinto, oppure in altra misura, secondo speciali disposizioni di legge.

Cos’è il “limite vitale”

Per tutti gli accrediti della sola pensione successivi al pignoramento, questo non è consentito per la parte corrispondente all’importo dell’assegno sociale aumentato della metà, il cosiddetto minimo vitale (679,50 euro mensili nel 2018). La parte di pensione che eccede questo importo è pignorabile nella misura massima di un quinto. Prendiamo ad esempio una pensione di 1.500 euro mensili: il creditore ha la possibilità di far pignorare un quinto di 820,50 euro (1.500 – 679,50 = 820,50 euro). Pertanto il prelievo massimo sulla pensione ammonterà a 164,10 euro mensili (820,50 : 5 = 164,10 euro).

Cosa fare

Nella eventualità in cui si dovesse ricevere la notifica del pignoramento del conto corrente, per impedirlo è necessario presentare — entro 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento — una richiesta di rateizzazione all’Agenzia delle Entrate.
Se il conto corrente è stato bloccato, il contribuente potrà presentare la richiesta di sblocco dopo che la richiesta di rateizzazione sia stata accettata, e sia stata pagata la prima rata del piano di ammortamento.

Questo articolo è realizzato da:

Sindacato Pensionati Italiani CGIL

Questo articolo è realizzato con il contributo di:

LiberEtà Federconsumatori

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